Dentro lo Spogliatoio. Chiacchierata con... Felice D'Onofrio

Dentro lo Spogliatoio. Chiacchierata con... Felice D'Onofrio

23/01/2025

L'esterno offensivo è domenica dopo domenica sempre più protagonista

Continua la cavalcata dell'Audace Barletta verso il traguardo finale che, a discapito della diffusa scaramanzia che esiste nel mondo del calcio, in casa biancorossa tutti non hanno mai avuto timore di nominare.
L'Audace Barletta vuole vincere il campionato e finora i risultati dirigono il veliero biancorosso verso quella destinazione.

Scopriamo settimanalmente tutti i protagonisti della fin qui esaltante stagione biancorossa. Oggi è la volta di 𝐅𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐃'𝐎𝐧𝐨𝐟𝐫𝐢𝐨, fantasista barlettano reduce da un anno agrodolce.

𝐀𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐅𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞, 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐨 𝐚 𝐫𝐞𝐜𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐨, 𝐩𝐨𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨. 𝐂𝐞𝐫𝐭𝐨, 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐢̀ 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧𝐞𝐳 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢.
"Si - dice D'Onofrio - devo ammettere che tornare sul campo dopo 9 mesi di inattività è stato più difficile di quanto credessi. Anche perché si trattava del mio primo “vero” infortunio. Quest’estate, prima della preparazione, armato di tanta pazienza e forza di volontà ho affrontato un bel percorso riabilitativo a Cesenatico dal Dott. Cola, a seguito del quale ho avuto bisogno di un po’ di tempo per smaltire gli importanti carichi di lavoro. Quanto alla concorrenza non è mai stata un problema. Avere accanto a te gente così forte è davvero uno stimolo per alzare i giri durante tutta la settimana e specialmente la domenica quando vieni chiamato in causa. Tendo a sottolineare che questa squadra per me non ha dei titolari o delle riserve, ma tutti ragazzi pronti a sostenersi e dare il proprio contributo".

𝐒𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐫𝐚𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞𝐬𝐚𝐥𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐚, 𝐜𝐨𝐧 𝐥'𝐀𝐮𝐝𝐚𝐜𝐞 𝐁𝐚𝐫𝐥𝐞𝐭𝐭𝐚. 𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨. 𝐏𝐮𝐨̀ 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐚 𝐯𝐨𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐬𝐜𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐢𝐧 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐫𝐞, 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚𝐯𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨.
"Diciamo - continua D'Onofrio - che la scorsa stagione per me è stata dai due volti. Vincente dal punto di vista collettivo ma sfortunata da quello personale a causa del lungo stop. Questa sicuramente è un’annata diversa, ho tanta voglia di rilanciarmi ma soprattutto di raggiungere l’obiettivo di squadra che ci siamo prefissati quel 5 agosto quando abbiamo iniziato la preparazione e per cui lavoriamo giorno dopo giorno".

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐞𝐬𝐨. 𝐐𝐮𝐚𝐥 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐚 𝐫𝐢𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐞 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐜𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐞𝐝𝐝𝐨𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐫𝐨 𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨.
"Questo è l’aspetto che più mi ha sorpreso positivamente fra tutti. Credo che sia proprio il nostro segreto vincente. Dalla musica cantata in spogliatoio prima di ogni allenamento, all’appuntamento fisso del giovedì con la cena di squadra, il nostro forte è proprio riuscire a condividere oltre ai tanti bei momenti sul campo anche quelli extra-campo. Per quanto riguarda i miei compagni nello specifico avrei fin troppo da raccontarvi, ma per questioni di decoro preferisco astenermi dal rivelarvi alcuni episodi in particolare. (Laughing)
Se dovessi farvi un solo nome vi dico Daniele Scardigno. Se il giorno prima hai avuto una giornata storta, il giorno successivo entri nello spogliatoio e lui ha la capacità, anche solo aprendo bocca, di fartela dimenticare. Mattia Peres, invece, più che meno estroverso lo definirei riservato, ma si sta rivelando una piacevole sorpresa per tutto il gruppo grazie alla premiata coppia Fanelli-Peres".

𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐦𝐛𝐢𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐝𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞. 𝐒𝐢 𝐯𝐚 𝐚 𝐁𝐢𝐭𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞.
"Sembra una frase fatta ma siamo noi gli artefici del nostro destino. Rispettiamo ogni squadra che affrontiamo, ma allo stesso tempo siamo consapevoli della nostra forza".
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